La solidarietà è arrivata a cascata: Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Apindustra, i sindacati, anche Stefania Pezzopane. Sì pure la ‘zarina’, la senatrice
Celso ('Celsino') Cioni |
Qualche tempo dopo ‘Celsino’ fu indicato dal centrosinistra come candidato sindaco dell’Aquila, ma Biagio Tempesta lo bastonò alle elezioni e Cioni che, dal centrodestra era andato a finire dalla parte opposta, non ne volle più sapere della politica attiva. Tramò dietro le quinte. Per chi? Non è facile dirlo. Decise volta per volta.
La solidarietà, si diceva. Già, ma perché? Perché ‘Celsino’ di punto in bianco ieri ha deciso di finire sui telegiornali e poi sui giornali stamattina. Si è chiuso in un bagno di Bankitalia e ha minacciato di darsi fuoco con una tanica di benzina se il governo non fosse intervenuto per alleggerire la pressione fiscale sui commercianti aquilani stesi (corcati, direbbero a Roma) da un cumulo di tasse. E’ rimasto seduto sul water per qualche ora, poi è arrivato il prefetto Alecci e lui ha desistito. Ma la dimostrazione era riuscita alla perfezione sul piano mediatico, anche se è ora al vaglio degli organi di pubblica sicurezza per possibili ipotesi di reato (procurato allarme? Interruzione di servizio pubblico?).
La solidarietà ha tuttavia un limite. A parte quella formale, a molti non è piaciuta la dimostrazione di ‘Celsino’ che qualcuno ha voluto indicare incline a gesti del genere (una volta saltò dalla finestra di un primo piano, ma non rammentiamo la protesta). Insomma, per più di un commerciante sarebbe stato meglio se si fosse fatto i fatti suoi. Lui ha solo precisato che la benzina non l’aveva con sé. Ma questa non è stata considerata una risposta convincente dai suoi obiettori.
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