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mercoledì 15 gennaio 2014

GRAN SASSO, SI TRASFORMA E DIVENTA PIU' PICCOLO IL GHIACCIAIO DEL 'CALDERONE'

Negli anni ’50 del XX secolo, il Calderone, l’unico ghiacciaio presente in Abruzzo e sull’intera catena appenninica, fu inserito nel primo catasto nazionale dei ghiacciai, realizzato dal
Ghiacciaio del Calderone
Comitato Glaciologico Italiano (1959-1962), e fu 
classificato proprio come “ghiacciaio”, con una superficie di 0,06 km² e chiari segni di flusso, come piccoli crepacci, cioè fratture della superficie glaciale dovute al movimento. 



“Dalla metà degli anni ’50 ad oggi – spiega Claudio Smiraglia, Professore ed esperto glaciologo dell’Università degli Studi di Milano, a capo del progetto di ricerca - il Calderone si è ridotto in superficie (oggi copre 0,04 km²) e spessore, il settore inferiore si è ricoperto di uno spesso strato di detriti e, nel 2000, si è frammentato in due porzioniormai prive di evidenze di flusso. 

Nel nuovo catasto è stata quindi modificata la sua classificazione di “giacciaio” ed è stato definito “glacionevato”, cioè una massa di ghiaccio di ridotta superficie e di limitato spessore, che non presenta evidenze di movimento, e che può formarsi nelle fasi di deglaciazione dall’evoluzione di ghiacciai preesistenti.”

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