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giovedì 16 gennaio 2014

COSTANO 35.000 EURO CIASCUNO I 'SAGGI' DI TRIGILIA (ANCHE LA 'RETTORA'). E MAGLIOCCO DENUNCIA LO "STRAPOTERE DELL'UNIVERSITA". L'AQUILA NON PUO' DIVENTARE UN BANCOMAT

Alfonso Magliocco per 'La Press'
Trigilia ha voluto fare un regalo ad alcuni illustri docenti universitari istituendo il 23 dicembre scorso una commissione di saggi con “funzioni di studio in materie di
Alfonso Magliocco
politiche di sviluppo territoriale nel cratere abruzzese” al modico prezzo di 35.000€ cadauno a valere sulle risorse della ricostruzione. 
Questo è almeno il terzo gruppo di “saggi”, “luminari” e “illuminati” che si sono succeduti negli ultimi 4 anni e che non si sa bene cosa abbiano prodotto, se mai hanno prodotto qualcosa! 
L’unica cosa certa è che hanno guadagnato bei soldini sottraendoli alla ricostruzione! Comunque se anche ipotizzassimo che si siano guadagnati la “pagnotta” non si capisce perché nominarne altri per farecose già fatte, a meno che lo scopo non sia quello di pagare “marchette”!

LE UNIVERSITA' HANNO ARRAFFATO QUATTRINI A MAN BASSA
Le Università dopo aver arraffato a man bassa quattrini per la redazione dei piani di ricostruzionead affidamento diretto ovvero senza bando, cosa peraltro condannata dalla giustizia europea,vengono incaricate di rioccuparsi della pianificazione territoriale del cratere, come se i piani di ricostruzione milionari già da loro redatti non avessero tenuto conto della pianificazione urbanistica, economica e sociale dei Comuni che le hanno incaricate! Si replicano spese per fare le stesse cose e sempre con gli stessi attori, le Università!

LA REGIONE HA GIA' COMPITI DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA

Vogliamo ricordare, inoltre, che la Regione Abruzzo che ha istituzionalmente il compito della pianificazione urbanistica e territoriale è già dotata di strumenti di pianificazione ed è incomprensibile la replica di studi e consulenze già pagate e disponibili.

TERREMOTO DELL'AQUILA CONSIDERATO UN BANCOMAT

Ci troviamo di fronte all’ennesima dimostrazione che il terremoto dell’Aquila è considerato a tutti gli effetti un bancomat (chi di bancomat ferisce di bancomat perisce, vero Trigilia?), in questo casoper pagare “marchette” e “consulenze” inutili, in altri per aggirare le norme restrittive della “spending review” (vedi assunzioni ministeriali) ma comunque sempre in danno all’Aquila e agli Aquilani! E per di più premiando un sistema, quello universitario, che negli ultimi anni ha dimostrato tutta la sua inefficienza, “vischiosità” e rapacità economica.

LA PARENTOPOLI DELLE UNIVERSITA' ITALIANE, BARONIE E TERRITORI VASSALLI

Dopo gli innumerevoli scandali, infatti, che negli ultimi anni hanno travolto l’Università italiana con parentopoli, compravendita di esami e lauree e che hanno avuto l’unico risultato di depauperare l’intero sistema sia dal punto di vista economico che da quello della formazione, ormai scaduta ai livelli africani, i “Baroni”, spolpato il proprio orticello, si stanno attrezzando a fare il salto di qualità per riconquistare quello che un tempo passato era loro per diritto di nascita…..la Baronia con annessi territori e vassalli.

IL NUOVO RETTORE DELL'ATENO AQUILANO DIMOSTRI DI ESSERE NUOVO

Il “nuovo” rettore dell’Aquila dimostri di essere realmente nuovo e di voler contribuire a combattere i mali dell’Università italiana e soprattutto di voler segnare discontinuità con la gestione precedente, salita agli onori della cronaca per la sua opacità e cominci a collaborare con i territori e le istituzioni presenti e non in danno ad essi o scavalcandoli. La Inverardi potrebbe cominciare, ad esempio, ritirando la propria disponibilità da tale gruppo, inutile e costoso, laddove fosse vero come è vero che gli studi e gli strumenti già esistono e magari potrebbe costituirsi come parte civile nel processo “affittopoli”. Sarebbe un bel segnale per la città e il cratere!

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