di FRANCO MARULLI*
Come topi nella
stiva, è questa la fine che
l'amministrazione comunale vuole far fare agli abitanti delle case comunali di
San Gregorio.Sono mesi che gli abitanti chiedono che
venga spurgata la fogna a
servizio del quartiere. E sono mesi che aspettano con il liquami dentro i
garage e la puzza che li avvolge. C'è un rimpallo di competenze
fra la ditta
incaricata e gli uffici competenti che non assolvono i loroSan Gregorio, le fogne incriminate |
doveri istituzionali. Questo è dovuto ad una precisa strategia politica per costringere le 100 famiglie ad abbandonare la nave ma
senza dare scialuppe di salvataggio, cosa che invece succede ai profughi che vengono dalle coste africane.
E da precisare che i locatari pagano le bollette alla Gran Sasso
Acqua con le voci di fognatura e depurazione delle acque cosa che non avviene,
perché non funzionando le fogne”rotte”, si procede con l'intervento dell'auto
spurgo, che prima avveniva mensilmente. Ora, si vocifera che il Comune non
avendo disponibilità economica non provvede a dare alla ditta, che ha in
appalto il servizio,l'ordine per attuare lo spurgo.
Già gli abitanti vivono una
situazione di disagio enorme perché costretti a vivere in alloggi con vistose
crepe all'interno, con un degrado ambientale enorme. Ora sono costretti anche a
questa pesante incombenza.
E' stato interessato un ufficio legale per un
esposto alla magistratura al fine di dipanare queste criticità. Ora alla luce
di questi nuovi sviluppi si tenterà
la via Europea per la difesa degli interessi esistenziali di una categoria
disagiata ma piena di dignità e voglia di combattere, all'insegna della
legalità per affermare i diritti di vivibilità istituzionale.
* del Comitato di Difesa Cittadino
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