ASSERGI - Già da alcuni giorni sono rimbalzati
alle cronache gravi episodi di avvelenamento che continuano a disseminare morte
tra la fauna selvatica nel territorio del
Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e
Molise. In particolare, le indagini condotte nella zona di Pietrascritta di
Ortucchio, sono iniziate in seguito al rinvenimento di alcuni esemplari di
fauna selvatica morti per sospetto avvelenamento.
Ancora
una volta, analogamente ai precedenti episodi, si è rivelato prezioso
l’utilizzo dei cani antiveleno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti
della Laga, operativi grazie al progetto LIFE ANTIDOTO, che sono
intervenuti per coadiuvare l’attività di perlustrazione delle guardie del Parco
Nazionale d'Abruzzo.
Ben cinque le esche segnalate dai cani lungo un sentiero e
confezionate con dosi letali di veleno. Dalla loro
entrata in azione nel 2010, i due Nuclei Cinofili Antiveleno (NCA) gestiti dal Parco
Gran Sasso e Monti della Laga in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato hanno effettuato 131 ispezioni
periodiche e 56 ispezioni d’urgenza, ritrovando in 14 interventi bocconi e
carcasse avvelenati.
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