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giovedì 14 novembre 2013

PARCO DEL GRAN SASSO, IN DIFESA DELLA FAUNA DI NUOVO IN AZIONE I CANI ANTIVELENO

ASSERGI - Già da alcuni giorni sono rimbalzati alle cronache gravi episodi di avvelenamento che continuano a disseminare morte tra la fauna selvatica nel territorio del
Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. In particolare, le indagini condotte nella zona di Pietrascritta di Ortucchio, sono iniziate in seguito al rinvenimento di alcuni esemplari di fauna selvatica morti per sospetto avvelenamento.
Ancora una volta, analogamente ai precedenti episodi, si è rivelato prezioso l’utilizzo dei cani antiveleno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, operativi grazie al progetto LIFE ANTIDOTO, che sono intervenuti per coadiuvare l’attività di perlustrazione delle guardie del Parco Nazionale d'Abruzzo.

Ben cinque le esche segnalate dai cani lungo un sentiero e confezionate con dosi letali di veleno. Dalla loro entrata in azione nel 2010, i due Nuclei Cinofili Antiveleno (NCA) gestiti dal Parco Gran Sasso e Monti della Laga in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato hanno effettuato 131 ispezioni periodiche e 56 ispezioni d’urgenza, ritrovando in 14 interventi bocconi e carcasse avvelenati.


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