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venerdì 10 gennaio 2014

TERREMOTO E TANGENTI, TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE. LA GIUNTA FA QUADRATO: "CIALENTE NON SI TOCCA" (MA E' ORA CHE CIALENTE TOCCHI QUALCUNO)

GLI AMICI: "E' UNA PERSONA CHE HA DATO MOLTO ALLA CITTA' E ORA E' ALLO STREMO"

Dalla Giunta comunale dell'Aquila, riunita stamani, e' arrivato il "pieno sostegno" al sindaco Massimo Cialente. L'esecutivo si era riunito per "convincere" il primo
Cialente, i giorni dell'allegria
cittadino a non rassegnare le dimissioni dopo lo scandalo su presunte tangenti nell'affidamento degli appalti per il post sisma che vede tra gli indagati anche il suo

vice sindaco, Roberto Riga, dimessosi dall'incarico. La Giunta ha chiesto a Cialente di soprassedere da qualsiasi decisione e di "stare sereno". Prima dell'incontro alcuni esponenti di maggioranza avevano parlato di un sindaco "molto scoraggiato". 

"E' una persona che ha dato tanto alla citta' e che ora e' allo stremo". Le deleghe lasciate dal vice sindaco Riga, ambiente e sanita', rimangono, per ora, nelle mani del primo cittadino. Intanto gli interrogatori dei quattro arrestati e degli altrettanti indagati, accusati a vario titolo di corruzione, falsita' materiale e ideologica, millantato credito e appropriazione indebita, inizieranno lunedi'. 

 Nonostante le rassicurazioni della sua maggioranza il sindaco si e' preso due giorni di tempo per decidere se dimettersi o meno. "Lunedi' - ha detto - sciogliero' ogni riserva. Ora devo riflettere. Pensare quale sia la cosa migliore per la citta' e i cittadini". Ma tra gli elementi su cui riflettere "ci sono anche i rapporti con il governo, sempre piu' difficili, per i fondi insufficienti per la ricostruzione". 

E' la prima volta che il Comune, tra le tante inchieste in corso relative agli appalti pos sisma, viene coinvolto in prima persona. "Nell'indagine - ha detto Cialente - c'e' il mio vice sindaco. L'ho scelto io e la responsabilita' e' mia". Intanto dalla maggioranza escono due voci critiche, quella del capogruppo di Rifondazione Comunista, Enrico Perilli e quella del consigliere del Pd Antonello Bernardi. Entrambi chiedono "un deciso cambio di rotta per mantenere il vincolo di fedelta' al centrosinistra". Per Bernardi, in particolare, "bisogna rimettere mano alla Giunta e, se del caso, azzerarla". 



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