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mercoledì 8 gennaio 2014

TERREMOTO E TANGENTI, CONFINDUSTRIA FA LA GARANTISTA: "SOLO CON PROVE PROVATE TOLLERANZA ZERO" (E SE LA PRENDE CON LA BUROCRAZIA CHE "ISTIGA A DELINQUERE")

"Alla luce degli ultimi eclatanti fatti di cronaca, Confindustria L'Aquila non cede alle tentazioni giustizialiste oggi in voga, ma ribadisce la linea garantista fino al terzo
grado di giudizio. Gli imprenditori confermano, pertanto, fiducia piena e totale nei confronti della Magistratura e delle Forze di Polizia. Ma se le prove sono certe e i dubbi dissipati, allora - dice Confindustria - 'tolleranza zero'"!

"Esperienze recenti - si legge in una nota dell'associazione - ci insegnano che basta un solo caso, dopo arresti clamorosi e conseguenti dimissioni da organi amministrativi, che si trasforma in assoluzione piena o, peggio, in un non luogo a procedere, per gettare fango non solo sugli organi di giustizia, ma financo su coloro che invocano tolleranza zero, sul primato della legalita' e sul rispetto delle regole. In un momento estremamente delicato come quello che stiamo vivendo caratterizzato da tante imprese e famiglie ridotte allo stremo, da alti livelli di tassazione, dai mancati pagamenti della Pubblica Amministrazione, da una burocrazia asfissiante e dalla mancanza del credito che quasi istigano a delinquere, fortissima sarebbe la tentazione di auspicare alla fine del terzo grado di giudizio, anche per alcuni delitti che offendono la concorrenza e impoveriscono l'economia, di iniziare a pensare di 'buttare le chiavi'..

Gli ulteriori provvedimenti di restrizione della liberta' che minano l'immagine gia' compromessa di una intera comunita' e che vanno a discapito di un sano e virtuoso processo di ricostruzione morale e fisica del comprensorio aquilano - afferma Confindustria - mai potranno pero' offuscare la grande dedizione al lavoro, alla legalita' e al rispetto delle regole di imprese, cittadini ed istituzioni che nella quasi totalita' rappresentano una comunita' sana e fondata sulla grande abnegazione al lavoro ed al rispetto delle regole della concorrenza".

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