“Massimo Cialente non può valutare in due soli giorni se dare le
dimissioni: con la responsabilità del secondo mandato che ha avuto dai suoi
cittadini se ne deve prendere anche tre o quattro, insomma ci pensi bene”.
Lucia Pandolfi |
Questo l’appello rivolto al sindaco dell’Aquila
dalla presidente della commissione di Vigilanza del Consiglio provinciale
dell’Aquila, Lucia Pandolfi, in
relazione agli strascichi dell’inchiesta giudiziaria “Do ut des” su tangenti e
appalti nel post-sisma e all’ipotesi che Cialente possa lasciare il suo
incarico.
“Deve prendersi tutto il tempo necessario per
sentirsi sicuro e responsabile, il tempo che gli permetta di salvaguardare
questa comunità e questo territorio anche davanti agli occhi della nazione e
dell’Europa”, insiste la Pandolfi, che spiega di parlare “in veste di ex
sindaco di un Comune del ‘cratere’, quello di Montereale. Il terremoto è stato
un evento che ha messo a prova di responsabilità e sacrificio tutti quelli che
all’epoca rivestivano il ruolo di sindaco”.
Quanto
alle richieste di dimissioni arrivate da esponenti di centrodestra, “non
porterei queste cose su uno scontro partitico, sono fatti troppo gravi. Per il rispetto del territorio e della
collettività - prosegue - Non dobbiamo entrare in questi giochi e
strumentalizzazioni. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, avrebbe dovuto dimettersi subito dopo gli arresti
degli assessori, la stessa cosa avrebbe dovuto fare il presidente della
Provincia, Antonio Del Corvo, dopo
le vicende giudiziarie del direttore generale, e così via”.
“Ripeto, per la salvaguardia della collettività
in un momento storico in cui i cittadini soffrono anche per la crisi economica,
si deve fare attenzione, anche nel confronto verso il governo, che non deve
giustificare la non volontà di dare i fondi per L’Aquila usando queste
vicende”, conclude.
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