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venerdì 10 gennaio 2014

TERREMOTO E TANGENTI, PANDOLFI: “PRIMA DI DIMETTERSI CIALENTE CI PENSI BENE”. AL CENTRODESTRA: “NO A UNO SCONTRO PARTITICO"

Massimo Cialente non può valutare in due soli giorni se dare le dimissioni: con la responsabilità del secondo mandato che ha avuto dai suoi cittadini se ne deve prendere anche tre o quattro, insomma ci pensi bene”.
Lucia Pandolfi
 Questo l’appello rivolto al sindaco dell’Aquila dalla presidente della commissione di Vigilanza del Consiglio provinciale dell’Aquila, Lucia Pandolfi, in relazione agli strascichi dell’inchiesta giudiziaria “Do ut des” su tangenti e appalti nel post-sisma e all’ipotesi che Cialente possa lasciare il suo incarico.


“Deve prendersi tutto il tempo necessario per sentirsi sicuro e responsabile, il tempo che gli permetta di salvaguardare questa comunità e questo territorio anche davanti agli occhi della nazione e dell’Europa”, insiste la Pandolfi, che spiega di parlare “in veste di ex sindaco di un Comune del ‘cratere’, quello di Montereale. Il terremoto è stato un evento che ha messo a prova di responsabilità e sacrificio tutti quelli che all’epoca rivestivano il ruolo di sindaco”.

Quanto alle richieste di dimissioni arrivate da esponenti di centrodestra, “non porterei queste cose su uno scontro partitico, sono fatti troppo gravi.  Per il rispetto del territorio e della collettività - prosegue - Non dobbiamo entrare in questi giochi e strumentalizzazioni. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, avrebbe dovuto dimettersi subito dopo gli arresti degli assessori, la stessa cosa avrebbe dovuto fare il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, dopo le vicende giudiziarie del direttore generale, e così via”.

“Ripeto, per la salvaguardia della collettività in un momento storico in cui i cittadini soffrono anche per la crisi economica, si deve fare attenzione, anche nel confronto verso il governo, che non deve giustificare la non volontà di dare i fondi per L’Aquila usando queste vicende”, conclude.


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