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giovedì 9 gennaio 2014

CIALENTE, CONTINUA IL TIRO AL PICCIONE. E SPUNTA RICCIUTI: "NON POTEVA NON SAPERE DI QUANTO ACCADEVA ATTORNO AL COMUNE"

“Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, non poteva non sapere quanto accadeva intorno al Comune, in caso contrario significherebbe che gli è sfuggito di mano il
Luca Ricciuti
controllo della macchina politica e tecnica: in entrambi i casi dovrebbe farsi un esame di coscienza e trarne le conclusioni”.
Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Luca Ricciuti in riferimento all’inchiesta su presunte tangenti negli appalti post-sisma.


“Quanto sembra emergere in queste ore non è altro che l’ennesima vicenda opaca che riguarda l’amministrazione comunale - aggiunge l’esponente di centrodestra - basti ricordare la questione dell’affidamento diretto dello smaltimento delle macerie, un affare da circa 50 milioni di euro, e quella dei Moduli abitativi removibili (Mar), entrambe naufragate dopo l’interessamento della magistratura”.

“D’altra parte - sottolinea Ricciuti - era stato proprio il Comune dell’Aquila a chiedere all’allora capo della Protezione civile Guido Bertolaso di poter gestire direttamente i puntellamenti degli edifici danneggiati dal terremoto, assegnati alle ditte attraverso affidamenti diretti giustificati dall’emergenza”.

“Un quadro a tinte fosche che consiglierebbe un gesto di vero coraggio e di assunzione di responsabilità politica da parte del primo cittadino - conclude il consigliere regionale - che dovrebbe rassegnare le dimissioni, per riattribuire l’onorabilità alla classe politica comunale di centrosinistra di fronte agli aquilani”.



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