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venerdì 12 luglio 2013

MOUNTAIN WILDERNESS: "L'ORSO STEFANO VITTIMA DELLA BARBARIE E DELL'INCURIA"

L'AQUILA-Mountain Wilderness Abruzzo è fortemente preoccupata per l’ultimo delitto compiutoa i danni dell’orso denominato affettuosamente Stefano, eliminato brutalmente a colpi di fucile da parte di ignoti. Si tratta di un segnale di intimidazione dei “barbari” nei confronti
L'orso Stefano
della moderna cultura della conservazione dei “beni naturali comuni”. MW esprime sentimenti di vicinanza alle autorità e al personale di sorveglianza del Parco d'Abruzzo, alla popolazione

locale che da 91 anni convive con gli orsi e all’intero sistema vivente del territorio appenninico del Parco più antico d’Italia. La perdita del pacifico Orso Stefano che va ad aggiungersi agli altri orsi marsicani uccisi con il piombo e il veleno. Gli assassini degli orsi hanno agito 
indisturbati in un contesto di omertà.
Si tratta di ricostruire la cultura della solidarietà basata sul vincolo di mutuo soccorso delle 
genti appenniniche e sul legame affettivo ai propri luoghi. I pastori locali vanno coinvolti attivamente per uscire da questa emergenza in quanto sono il presidio del territorio, in grado di riconoscere e isolare gli assassini della fauna selvatica protetta.“Questo atto è solo l’ennesimo perpetrato contro la fauna abruzzese - afferma Massimo Fraticelli consigliere nazionale di Mountain Wilderness- Questo è il risultato dell’abbandono politico in cui versano i nostri parchi italiani, continua, negli ultimi anni abbiamo assistito solo a tagli di trasferimenti economici, riduzioni di personale, 

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