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martedì 5 novembre 2013

RICOSTRUZIONE, SEL: "IL GOVERNO NON PUÒ FAR MORIRE L'AQUILA"

L'AQUILA - Il Gruppo Consiliare ed il Circolo dell’Aquila di Sinistra Ecologia e Libertà hanno sensibilizzato i propri vertici nazionali ed i propri parlamentari chiedendo loro un forte impegno
istituzionale per scongiurare il rischio concreto di una brusca frenata nella ricostruzione della nostra Città. In risposta alla nostra richiesta  Gennaro Migliore, presidente dei deputati di SEL, Titti Di
Salvo vice-presidente e Gianni Melilla segretario regionale e deputato abruzzese di SEL  hanno emesso una dichiarazione congiunta che riportiamo integralmente:

Il Governo aveva garantito un flusso di risorse certe se il Comune dell'Aquila avesse programmato l'apertura dei cantieri secondo una tempistica certa e controllabile. -  spiega Gianni Melilla, deputato abruzzese di Sel - Il Comune ha varato il cronoprogramma che prevede, per i prossimi cinque anni, l'impiego di un miliardo l'anno per la ricostruzione del centro storico dell'Aquila e delle frazioni e ha studiato un nuovo modello di valutazione dei progetti che ha permesso di velocizzare il percorso per l'approvazione del contributo richiesto.

Oggi è stato pubblicato l'ultimo elenco ufficiale dei contributi concessi che esauriscono tutti i fondi stanziati precedentemente. Oltre trecento progetti sono già approvati ma non ci sono i fondi per farli partire.

In questa situazione il Governo stanzia 600 milioni di Euro da spalmare in tre anni! Questo significa che il processo di ricostruzione rallenterà fino a bloccarsi del tutto e che il processo di spopolamento della città sarà inesorabile. Il Governo si sta assumendo la responsabilità di far morire L'Aquila e il suo territorio”.

  “Il gruppo parlamentare di SEL, in una recente visita, ha assunto un impegno con i sindaci e i cittadini dell'aquilano, e – spiega Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati - continuerà, dentro e fuori il Parlamento, la propria battaglia perché la legge di stabilità riconosca la ricostruzione dell'Aquila come una priorità del Paese.

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