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martedì 5 novembre 2013

RAPPORTO CARITAS, AUMENTANO GLI ABRUZZESI (55,3%) CHE RICORRONO AI CENTRI DI ASCOLTO

L'AQUILA - E’ stato presentato questa mattina all’Aquila il rapporto sulle povertà 2012 in Abruzzo e Molise. Coloro che si rivolgono ai Centri di Ascolto (CdA) delle Caritas diocesane di Abruzzo e
Molise risultano essere nel 2012 per il 55,3% cittadini italiani mentre per il 44,7 cittadini stranieri con un aumento per la componente italiana rispetto al 2011, del 4,5 %.


Molto più della metà di coloro che si rivolgono alle Caritas, circa il 67,7 %, sono disoccupati e tra i bisogni più ricorrenti tra di essi vi sono quelli legati alla povertà e ai problemi economici (il 32,8 %) all’occupazione (il 25,2%) e alle problematiche abitative (l’11,7%).

L’orientamento prevalente delle Caritas abruzzesi e molisane è l’adozione di un’attività di aiuto agli accollti nei CdA, volta sempre più al rafforzamento e al potenziamento sociale degli individui, Si sta operando, pertanto, in modo tale da accompagnare persone, famiglie e imprese a superare e migliorare le proprie difficoltà sociali ed economiche in via definitiva e non solo momentanea.

A tale scopo sono stati attivati ben 47 progetti “anti-crisi” a sostegno di vari soggetti in difficoltà. Il 54 %  di essi riguarda progetti di Aiuto a Fondo Perduto; il 38 % fa riferimento a progetti di Microcredito e l’8% a Carte Acquisti, empori della solidarietà (veri e propri supermercati gratuiti), distribuzione di alimenti e prodotti per bambini.

“Questo Rapporto Annuale rappresenta – ha dichiarato don Marco Pagniello direttore regionale Caritas - l’intento di comprendere meglio il contesto strutturale in cui le azioni delle Caritas vanno a collocarsi e le strategie possibili per meglio rispondere alle esigenze di quanti vengono quotidianamente, ma al contempo per riconoscere i nuovi bisogni emergenti non ancora pienamente individuati e fatti destinatari di ascolto”.

“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla stesura del rapporto 2012 – ha dichiarato mons. Giovanni D’Ercole, delegato dei vescovi di Abruzzo e Molise per la Carità e la Salute. Il rapporto presentato questa mattina chiede a noi come cristiani, come Chiesa, di vivere la carità ‘operosa’, che si traduce cioè, in azione per tutti coloro che, tra ‘vecchi’ e ‘nuovi’ poveri, si rivolgono a noi in cerca di un aiuto”

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