L'AQUILA-In
un’atmosfera speciale e con una grandissima partecipazione, nel monastero di
clausura si è tenuta stamane la cerimonia di riconsegna della statua di San
Pietro Celestino restaurata (grazie alla vendita di un torrone di 99 metri) dal
Gruppo Aquilano di Azione Civica Jemo ’nnanzi. Alla cerimonia hanno partecipato
l’arcivescovo, mons. Giuseppe Petrocchi, per
il sindaco l’assessore Alfredo
Moroni, la sovrintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici
dell’Abruzzo, Lucia Arbace e Cesare Ianni, alla guida di una foltissima
rappresentanza (con le tipiche magliette personalizzate anche dal soprannome)
del Gruppo di Azione civica. Tutti gli intervenuti, ed in particolare mons.
Petrocchi, hanno sottolineato come l’iniziativa sia stata fatta col cuore. La
sovrintendente Arbace ha tenuto una relazione sull’enorme valenza artistica
della statua, con ogni probabilità di Scuola Napoletana del 1600. Per gli Amici
di San Basilio, Angelo De Nicola, ha espresso «un grazie grande così» a nome
della suore Celestine, le ultime eredi al mondo dell’ordine fondato da
Celestino V.
Il gruppo di Jemo 'nnanzi, dietro la statua restaurata |
Nessun commento:
Posta un commento