Torniamo sulla
richiesta di alcuni cittadini che vogliono cambiare il nome a “Piazza Italia” nel quartiere di Santa Barbara. Piazza Italia
è stata e, come speriamo
resti, il luogo simbolo degli abitanti dei quartieri di San Sisto, Santanza, Santa Barbara e Pile (circa 10.000 abitanti) che in essa ci siamo ritrovati, in tutti questi anni e in diverse occasioni, dove abbiamo organizzato tutte le manifestazioni popolari a
partire dalle “giornate ecologiche” per la chiusura della discarica di San Giuliano, al “senso unico” su via Beato Cesidio e via Corrado IV , alla “metropolitana di superficie” intorno a Piazza d’Armi ed in tante altre occasioni che evito di ricordare.
resti, il luogo simbolo degli abitanti dei quartieri di San Sisto, Santanza, Santa Barbara e Pile (circa 10.000 abitanti) che in essa ci siamo ritrovati, in tutti questi anni e in diverse occasioni, dove abbiamo organizzato tutte le manifestazioni popolari a
partire dalle “giornate ecologiche” per la chiusura della discarica di San Giuliano, al “senso unico” su via Beato Cesidio e via Corrado IV , alla “metropolitana di superficie” intorno a Piazza d’Armi ed in tante altre occasioni che evito di ricordare.
Per noi Piazza
Italia è il punto di ritrovo da dove sono partite le prime marce di protesta a
piedi e con le auto intorno a Piazza d’Armi, le fiaccolate di protesta ed
ancora petizioni popolari organizzate anche
da altri Comitati, oltre alle manifestazioni di carattere sociale svolte nei quartieri come
la giornata dei “balconi in fiore” ripetuta più volte; la giornata dei “balconi
illuminati” ripresa anche dal Comune dell’Aquila con la distribuzione gratuita
di lampade a basso consumo; la “benedizione degli animali domestici”, insomma
una Piazza Italia strategica per il quartiere e per i suoi abitanti e che non possono
vederla umiliata con il cambio del nome.
Vogliamo ricordare,
a chi ci accusa ingiustamente, la storia di Piazza Italia quando il progetto di
massima ( Project Financial), presentato
al Comune, fu trasmesso alla 7^ Circoscrizione per il “parere consultivo
obbligatorio”, esso
e locali di aggregazione per gli abitanti del quartiere, mentre al piano superiore era previsto un Centro Direzionale come dimostrato dai progetti presentati, pertanto nessun Centro Commerciale e nessuna speculazione edilizia o “colata di cemento” come qualcuno afferma erroneamente.
Ci fu un
confronto democratico ed il progetto di massima, presentato da uno studio di
ingegneria, fu bocciato dalla 7^ Circoscrizione, ma ancora oggi, a distanza di 30
anni, gli abitanti che frequentano
Piazza Italia, riflettono sulla occasione perduta per l’opera non realizzata, che, avrebbe dato servizi ai
cittadini e un punto di aggregazione per
tutti, anche al riparo dal sole nei mesi estivi e dal freddo nel periodo invernale.
Vogliamo
precisare,poi, che il nostro Comitato formato da volontari, identifica il
proprio nome con i problemi della gente e su di essi aggrega sempre centinaia a
volte migliaia di cittadini, come più volte dimostrato, sempre però nell’interesse
della collettività e mai “pro domo sua”.
Chiediamo pertanto
all’Amministrazione Comunale di rigettare la richiesta del cambio di nome a
Piazza Italia e spostare il nome del Parco Beato Vincenzo (oggi relegato a solo due aiuole) da Piazza
Italia al nuovo “Parco Urbano” di Piazza d’Armi.
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