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lunedì 27 gennaio 2014

"VOGLIONO CAMBIAR NOME A PIAZZA ITALIA", IL COMITATO DI CIRCOSCRIZIONE (DI SANTA BARBARA) INSORGE

Torniamo sulla richiesta di alcuni cittadini che vogliono cambiare il nome a  “Piazza Italia” nel quartiere di Santa Barbara. Piazza Italia è stata e, come speriamo


 resti, il luogo simbolo degli abitanti dei quartieri di San Sisto, Santanza, Santa Barbara e Pile (circa 10.000 abitanti) che in essa ci siamo ritrovati, in tutti questi anni e in diverse occasioni, dove abbiamo organizzato tutte  le manifestazioni popolari a
partire dalle “giornate ecologiche”  per la chiusura della discarica di San Giuliano, al “senso unico” su via Beato Cesidio e via Corrado IV , alla “metropolitana di superficie” intorno a Piazza d’Armi ed in tante altre occasioni che evito di ricordare.

Per noi Piazza Italia è il punto di ritrovo da dove sono partite le prime marce di protesta a piedi e con le auto intorno a Piazza d’Armi, le fiaccolate di protesta ed ancora petizioni popolari  organizzate anche da altri Comitati, oltre alle  manifestazioni  di carattere sociale svolte nei quartieri come la giornata dei “balconi in fiore” ripetuta più volte; la giornata dei “balconi illuminati” ripresa anche dal Comune dell’Aquila con la distribuzione gratuita di lampade a basso consumo; la “benedizione degli animali domestici”, insomma una Piazza Italia strategica per il quartiere e per i suoi abitanti e che non possono vederla umiliata con il cambio del nome.

Vogliamo ricordare, a chi ci accusa ingiustamente, la storia di Piazza Italia quando il progetto di massima ( Project Financial),  presentato al Comune, fu trasmesso alla 7^ Circoscrizione per il “parere consultivo obbligatorio”, esso
prevedeva una struttura polivalente realizzata su due piani e collocata nella parte terminale dell’area di Piazza Italia, con a piano terra la sede della 7^ Circoscrizione, locali per servizi ai cittadini come ufficio postale e sportello bancario, 
e locali di aggregazione per gli abitanti del quartiere, mentre al piano superiore era previsto un Centro Direzionale come dimostrato dai progetti presentati, pertanto nessun Centro Commerciale e nessuna speculazione edilizia o “colata di cemento” come qualcuno afferma erroneamente.

Ci fu un confronto democratico ed il progetto di massima, presentato da uno studio di ingegneria, fu bocciato dalla 7^ Circoscrizione, ma ancora oggi, a distanza di 30 anni, gli abitanti che  frequentano Piazza Italia, riflettono sulla occasione perduta per l’opera non  realizzata, che, avrebbe dato servizi ai cittadini e  un punto di aggregazione per tutti, anche al riparo dal sole nei mesi estivi e dal freddo nel periodo invernale.

Vogliamo precisare,poi, che il nostro Comitato formato da volontari, identifica il proprio nome con i problemi della gente e su di essi aggrega sempre centinaia a volte migliaia di cittadini, come più volte dimostrato, sempre però nell’interesse della collettività e mai “pro domo sua”.

Chiediamo pertanto all’Amministrazione Comunale di rigettare la richiesta del cambio di nome a Piazza Italia e spostare il nome del Parco Beato Vincenzo  (oggi relegato a solo due aiuole) da Piazza Italia al nuovo “Parco Urbano” di Piazza d’Armi.

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