E’ Silverio Valeriani l’autore di
Yo soy Bandoneòn, uno spettacolo che
vuole essere un racconto appassionato della storia del tango argentino e che elegge
il bandoneòn, strumento la cui fortuna è intimamente legata a questo genere sin
dalla fine dell’Ottocento, a protagonista assoluto della narrazione. Il
debutto, la sera di sabato 21 dicembre a L’Aquila, presso il Gran Teatro “Parco
delle Arti” di Monticchio, vedrà tra gli interpreti Dario Flammini (bandoneòn),
Andrea Palladino (voce recitante), Victoria Arenillas e Leonardo Elias (primi
ballerini).
“Danza della seduzione, il tango
ha un fascino che riempie il cuore di languida malinconia. La sua musica, le
sue parole, la sua storia sono impregnate di emozioni forti e senza tempo: dall’amore
al dolore, dalla gelosia alla nostalgia, tutto in questo ballo concorre a colpire
i sensi e i sentimenti.
E pure questa danza sensuale conserva non pochi tratti
originari, quando era prerogativa degli emigranti stipati nelle periferie di
Buenos Aires e Montevideo che si ritrovavano di notte nei cafè o nei bordelli
locali” -
E’ così che l’autore ama parlare dello spettacolo, avendo avuto modo,
nel corso della sua vita, di entrare a diretto contatto con le realtà che ha
scelto di raccontare in questa piéce la quale, approfondendo i tratti
caratteristici degli elementi costitutivi del tango (música, palabras, baile) e valorizzandone la dialettica interna, si
rivela istruttiva e divertente al tempo stesso.
Silverio Valeriani, infatti, si
è avvicinato al tango durante la sua prima tournèe musicale in Argentina,
rimanendone profondamente colpito; ha vissuto a lungo a Buenos Aires dove ha potuto
osservare da un’ottica privilegiata il vasto universo del tango, tanto
passionalmente descritto nel suo libro Tango
y Tangueros, pubblicato dalle Edizioni Mediterranee di Roma.
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