Con una lunga nota che pubblichiamo di seguito, il sindaco Massimo Cialente risponde alle contestazioni del presidente di Confcommercio Celso Cioni a
proposito dei maxi affitti e altre difficoltà che gli esercenti incontrano nel centroi storico. “Dalla risposta di
Confcommercio (non voglio fare polemiche ma sollevare problemi per trovare
soluzioni)- esordocisce la nota del sindaco- non ricevo proposte ma qualunquistiche recriminazioni.
Massimo Cialente e Celso Cioni |
Quali sono le
tonnellate di proposte arrivate? Quali sarebbero i
soldi di Confcommercio tornati indietro? Cosa avremmo dovuto
fare, Sindaco e Consiglio Comunale per evitare la desertificazione del centro
storico?
"Vorrei ricordare che
se alcune attività sono aperte nel centro storico, e se lo stesso centro
storico è tutt'ora aperto, si deve solo alla volontà del Sindaco dell'Aquila
che si assume quotidianamente la responsabilità, a fronte delle reiterate
richieste ed atti verbalizzati dal Comitato per la sicurezza e l'ordine
pubblico, allora presieduto dal prefetto Iurato, che ha sempre chiesto di chiudere il centro storico,
sine die.
Una volta per tutte,
vorrei chiarire che la possibilità di calmierare le ricollocazioni delle
imprese artigiane e commerciali, così come quella dei fitti delle abitazioni,
non è possibile perché non vi sono strumenti normativi.
"L'unico controllo,
in questi casi, è quello sociale che passa attraverso un'informazione pubblica,
non voglio dire una denuncia dello sciacallaggio di alcuni aquilani su altri
aquilani, dei prezzi attuati da alcune strutture ricollocate in c.d. centri
commerciali, spesso anche abusivamente.
"Anziché prendersela
con chi non ha alcuno strumento per intervenire, forse, le associazioni di
categoria avrebbero dovuto denunciare alcuni fitti che vanno dai 6 ai 12mila
euro.
Almeno “
sindacalmente” un'azione di denuncia andava fatta. Battaglia che ho condotto da
solo. Forse qualcuno pensa di poter continuare a tacere pubblicamente per
chiacchierare sotto i portici. Ma i portici, in questo momento, non ci sono
più!
"Circa la proposta di
Confesercenti, riguardo la possibilità di abbattere le tasse- prosegue la nota del sindaco- per coloro che
affittano alle attività commerciali nel centro storico, vorrei ricordare che il
Comune sta ragionando per agevolazioni a coloro che aprono attività in un centro
storico tutt'ora scarsamente popolato.
"Sono loro che vanno
incoraggiati ed aiutati; ma rispetto a questa proposta, vorrei fare una
riflessione con tutti i cittadini, anche se so che potrei suscitare qualche
fastidio: lì dove è dimostrabile che l'intervento di ricostruzione o
riparazione è stato pagato con i soldi dello Stato, attraverso i trasferimenti
operati dal Comune dell'Aquila, è giusto che ai proprietari che magari non
facevano manutenzione straordinaria da decenni, tutti i cittadini aquilani, attraverso
sconti fiscali offrano altri vantaggi?
"O non sarebbe più
giusto che questi stessi proprietari che oggi si ritrovano edifici aumentati di
valore, più sicuri e moderni nell'impiantistica, tornino a ricavare dai quei
locali quanto ricavavano prima del sisma con aggiornamento ISTAT?
Io ritengo che si
possa trovare, poiché si tratta di rientro rispetto a precedenti locazioni, uno
strumento normativo quale quello che era presente nelle prime OPCM che
sospesero ma non annullarono i fitti di locazione.
Agli amici di
Confesercenti che liquidano la richiesta dei 45 euro a mq come un fatto isolato
e forse trascurabile, vorrei chiedere perché non ne hanno fatto invece un
pesante segnale di allarme, come fatto da me. Quel locale a 45
euro a mq, ha visto la compartecipazione finanziaria da parte del proprietario,
verificabile con bonifici bancari, o abbiamo pagato tutti noi italiani?
"Questa è la
questione. Ecco perché io parlo di una questione di moralità.
Se passasse una
norma di tutela- conclude Cialente-, finirebbe anche l'orrendo ricatto che quotidianamente alcuni
immobiliaristi stanno perpetrando, come Cioni sa bene, ai danni dei nostri
commercianti. Imprenditori spesso usati come scudi umani perché posizionati in
strutture non in regola urbanisticamente e rispetto ai quali confesso di vivere
con la mia Giunta ed i tecnici del Comune un grande imbarazzo e preoccupazione
per il loro destino.”
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