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giovedì 5 dicembre 2013

BABY TARTARUGHE, LA DISPERATA CORSA VERSO IL MARE PER NON MORIRE

La suggestiva corsa verso la vita da parte dei cuccioli di tartaruga va in scena sulle coste brasiliane, dove sono al lavoro decine di biologi marini, volontari della ong Tamar, che da 33 anni si adoperano per proteggere le uova di tartaruga
Caretta Caretta, in via d’estinzione. «Ogni tartaruga depone circa 120 uova all’anno - spiega il biologo Federico Tognin - dei cuccioli che nascono molti riescono ad arrivare al mare ma molti altri restano bloccati nella sabbia; a quel punto interveniamo noi per liberarli e salvarli». 

La stagione di deposizione delle uova delle Caretta Caretta va da settembre a marzo. Attualmente in Brasile ci sono circa 23.500 uova, 8mila solo nello stato di Bahia. L’attività dell’associazione Tamar consente di far schiudere in media il 70% delle uova nel luogo in cui sono deposte, evitando che il nido possa essere messo in pericolo dai bracconieri. «Gli esemplari femmina e le uova vengono mangiati dalla popolazione locale e questo è una delle più grandi minacce per la sopravvivenza della specie - continua Tognin - con la nostra opera di sensibilizzazione, però, spieghiamo loro che una tartaruga è più importante da viva che da morta e ora ci aiutano». I tartarughini nascono tra i 40 e i 60 giorni dopo la deposizione. In Brasile esistono 5 specie di tartaruga marina, tutte in via d’estinzione.

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