Guido Morini |
Laura Pontecorvo |
L’AQUILA.
Nell’ambito della XVII edizione della Rassegna
Organistica sugli strumenti storici del comprensorio aquilano, promossa
dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” in collaborazione con
l’Istituto dell’Organo Storico Italiano, si esibisce un duo italiano formato da
artisti che hanno una intensa attività concertistica e un’alta specializzazione
nel repertorio barocco, l’organista Guido
Morini e la flautista Laura
Pontecorvo. L’appuntamento
è per domenica 28 luglio nel suggestivo
Santuario della Madonna d’Appari a
Paganica (AQ)
, con inizio alle ore 19.L’AQUILA.
Nell’ambito della XVII edizione della Rassegna
Organistica sugli strumenti storici del comprensorio aquilano, promossa
dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” in collaborazione con
l’Istituto dell’Organo Storico Italiano, si esibisce un duo italiano formato da
artisti che hanno una intensa attività concertistica e un’alta specializzazione
nel repertorio barocco, l’organista Guido
Morini e la flautista Laura
Pontecorvo.
L’appuntamento
è per domenica 28 luglio nel suggestivo
Santuario della Madonna d’Appari a
Paganica (AQ), con inizio alle ore 19.
Il
programma riparte dal nome originario latino del flauto “tibia”, vocabolo poi
passato più comunemente nell’anatomia umana. “Tibiae dulce – in duo lungo il
barocco”, così i musicisti hanno voluto titolare la serata; un viaggio
attraverso il repertorio del flauto traversiere che, insieme all’organo,
ritrova musiche di vari autori italiani e tedeschi del ‘600 e ‘700, fra i quali
Frescobaldi, Corelli, Händel e Bach.
Laura
Pontecorvo suonerà diversi tipi di flauto dolce, in particolare anche il famoso
traversiere di Assisi. Si tratta di un antico strumento costruito da un anonimo,
molto singolare nel disegno esterno e formato di tre parti che si compongono
fra loro, custodito nel convento francescano di Assisi.
I
suoni “dolci” dei flauti e la voce cristallina dell’organo antico custodito
sono colonna sonora perfetta per l’ambiente caratteristico e di altissimo
valore artistico e paesaggistico del Santuario della Madonna d’Appari
Il
programma riparte dal nome originario latino del flauto “tibia”, vocabolo poi
passato più comunemente nell’anatomia umana. “Tibiae dulce – in duo lungo il
barocco”, così i musicisti hanno voluto titolare la serata; un viaggio
attraverso il repertorio del flauto traversiere che, insieme all’organo,
ritrova musiche di vari autori italiani e tedeschi del ‘600 e ‘700, fra i quali
Frescobaldi, Corelli, Händel e Bach.
Laura
Pontecorvo suonerà diversi tipi di flauto dolce, in particolare anche il famoso
traversiere di Assisi. Si tratta di un antico strumento costruito da un anonimo,
molto singolare nel disegno esterno e formato di tre parti che si compongono
fra loro, custodito nel convento francescano di Assisi.
I
suoni “dolci” dei flauti e la voce cristallina dell’organo antico custodito
sono colonna sonora perfetta per l’ambiente caratteristico e di altissimo
valore artistico e paesaggistico del Santuario della Madonna d’Appari
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