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giovedì 25 luglio 2013

AVEZZANO, LEGGE CAOS IL SINDACO RINUNCIA ALLO STIPENDIO IN PROVINCIA

AVEZZANO- Paese senza certezza del diritto, Giovanni Di Pangrazio, eletto sindaco di Avezzano con il 56,6% dei voti nel giugno 2012, costretto a rinunciare allo stipendio di dirigente della Provincia da una legge “incostituzionale e antidemocratica” che sbarra le porte dei Municipi italiani ai manager pubblici che poi sono quelli più esperti nella gestione amministrativa ed ha generato un caos interpretativo sull'applicabilità. In attesa di un segnale da Roma, il primo
cittadino ha chiesto al Presidente della Provincia il collocamento volontario e temporaneo in aspettativa non retribuita, ai sensi dell’art. 81 del Dlgs. 267/2000 ribadendo comunque la legittimità e compatibilità del suo incarico di pubblico dipendente ricoperto in seno alla Provincia.
    “La mia decisione”, afferma Giovanni Di Pangrazio, “è motivata dalla situazione di grave incertezza e totale confusione che si è venuta a determinare circa l'applicabilità del decreto n.39/2013 sulle situazioni consolidatesi prima dell’entrata in vigore. Questa legge, contorta e di difficile comprensione, limita l'esercizio democratico dei cittadini e sta ponendo centinaia di comuni italiani in grave difficoltà. Spero che il governo e il parlamento rimuovano subito questo attentato alla democrazia senza aspettare la pronuncia della Corte Costituzionale”.

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