Filippo Piccone e Luca Ricciuti |
"La seconda battaglia fondamentale - aggiunge l'esponente del centrodestra - va combattuta a Bruxelles: i burocrati dell'Unione europea devono accettare il concetto che e' possibile sforare il 3% del rapporto tra deficit e prodotto interno lordo in caso di calamita' naturali".
"Una Nazione degna di questo nome, infatti - spiega Ricciuti - si misura sulla capacita' di stare vicina ai propri figli che soffrono: vale per L'Aquila cosi' come per l'Emilia-Romagna". Proprio con gli emiliani, per Ricciuti "va aperto un confronto serio per condividere l'opportunita' di trasferire in Abruzzo i fondi che gli sono stati assegnati in seguito al sisma del maggio 2012 e non ancora impegnabili, salvo poi ricostituire il loro 'tesoretto' attraverso la destinazione delle risorse che saranno disponibili con lo spostamento delle accise sui carburanti".
"Abbiamo davanti una sfida difficile - conclude il consigliere regionale - ma attraverso un'azione compatta del cratere possiamo rimarcare l'importanza della ricostruzione e ottenere dal governo il miliardo l'anno necessario per rispettare i croprogrammi definiti nei piani dei 57 comuni per la rinascita dei centri storici terremotati".
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