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venerdì 19 luglio 2013

ORSO UCCISO, LA LAV CONSEGNA UNA MEMORIA AL GIUDICE E OFFRE UNA TAGLIA DI 5.000 EURO

ISERNIA - I responsabili dell'uccisione dell'orso "Stefano", trovato morto lo scorso 7 luglio sul versante molisano del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, devono essere scoperti. Il bracconaggio deve essere considerato un allarme sociale, un pericolo per tutti. Su questi impegni, il presidente della Lav, Gianluca Felicetti, e l'avvocato Carla Campanaro, responsabile dell'Ufficio legale dell'associazione, hanno incontrato stamattina a Isernia il procuratore capo della Repubblica, Paolo Albano. L'associazione ha depositato una
memoria basata sugli articoli 544 bis, uccisione di animali, 624, 625 n.7 del Codice penale sul furto venatorio aggravato ai danni dello Stato, ed ha comunicato ufficialmente alle autorita' la disponibilita' della ricompensa per chi fornira' le informazioni utili a scoprire i responsabili dell'uccisione, arrivata alla cifra di 5.000 euro grazie al contributo di tanti cittadini indignati. I due rappresentanti della Lav hanno quindi consegnato un melo, albero dai frutti piu' ambiti da parte dei plantigradi, al Comando provinciale di Isernia del Corpo Forestale dello Stato affinche' lo pianti nel luogo del ritrovamento del corpo esanime di "Stefano". All'albero e' stato appeso il messaggio "in ricordo dell'orso Stefano, per tutti gli altri Stefano". 

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