Due immagini del sito archeologico di Forcona |
L'AQUILA-E' stato riaperto al pubblico il sito archeologico di Forcona nella frazione di Civita
di Bagno all’Aquila. Dal mercoledì al venerdì dalle 9.00 alle 13.30 è
possibile visitare una delle zone storicamente più importanti del territorio
aquilano, riscoperta solo di recente. L’ antica città romana di Forcona costituisce, da sempre, un punto nodale
nella storia delle civiltà che hanno abitato il territorio aquilano. Le
testimonianze archeologiche, riportate alla luce, negli ultimi anni, in
particolare dalla Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo, hanno restituito
importanti informazioni su quest’area posta immediatamente a est della città
dell’Aquila.
Il primo
monumento a “raccontare” la storia di questa zona è proprio l’antica Basilica di San Massimo di Forcona, sede della prima
diocesi del territorio, che tale restò fino a che fu trasferita nella neonata
città dell’Aquila. Ancora oggi le vestigia della bella e imponente chiesa
romanica ci ricordano la ricchezza e l’importanza strategica di questo antico
abitato,non a caso scelto quale sede della Diocesi nei primi anni del Cristianesimo. Il luogo di culto presenta frequenti elementi di reimpiego riconducibili a evidenze monumentali e preesistenze cultuali di epoca romana e preromana provenienti dal vicinissimo sito archeologico la cui conoscenza è nota fin dalla fine del XIX secolo. ”Gli scavi ripresi in modo sistematico nel 1995 sulla collina in località Moritola, - spiega Rosanna Tuteri della Soprintendenza Archeologica - affacciata sulla conca aquilana di fronte al massiccio del Gran Sasso, hanno contribuito ad accertare la eccezionale importanza archeologica del sito. Il complesso monumentale, indagato finora per un quinto circa della sua estensione risulta edificato su un vasto terrazzo e sostruito da un imponente sistema di concatenazioni semicircolari in opera reticolata, impostate su vari livelli
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