LANCIANO - Violenza privata aggravata: questa l'accusa del sostituto procuratore di Lanciano nei confronti di don André Luiz Facchini. E' quanto riferisce un articolo del
quotidiano on line Abruzzo live a firma Serena Giannico- Il pm Rosaria Vecchi, aggiunge, ha chiesto il rinvio a giudizio di don Andrè, ex parroco di sant'Agostino a Lanciano, ora imputato per maltrattamenti e vessazioni.
"Vittime del prete, che fa parte della diocesi di Lanciano-Ortona, alcuni giovani che frequentavano la Legio Sacrorum Cordium, un'associazione di fedeli laici fondata dal sacerdote e sfociata in folli pratiche da setta.
"La vicenda è stata scovata da Abruzzolive.tv che ha raccolto le testimonianze di diversi ragazzi che, mantenendo l'anonimato, hanno raccontato alla nostra web tv, e poi confermato agli investigatori, violenze fisiche, psicologiche e "penitenze" subite e sopportate: frustate col rosario inflitte a minorenni mentre recitavano l'Ave Maria (questo era "per salvare le anime del purgatorio"), "controllo" della vita sessuale e lavorativa dei ragazzi, profezie di malattie e di morte sui giovani e sulle loro famiglie, punizioni assurde come quella di leccare il pavimento della chiesa.
"E in tutto questo c'era il diavolo sempre pronto ad intervenire, secondo il prete, se i suoi adepti non ubbidivano. E c'erano le sue visioni... di santi, angeli, Madonna... che gli suggerivano il da farsi, di volta in volta. Per ciò diversi giovani sarebbero stati costretti a ricorrere a cure psichiatriche in seguito all'esperienza vissuta nella parrocchia guidata dall'imputato, che attualmente si trova in Brasile"
Don André Luiz Facchini |
"Vittime del prete, che fa parte della diocesi di Lanciano-Ortona, alcuni giovani che frequentavano la Legio Sacrorum Cordium, un'associazione di fedeli laici fondata dal sacerdote e sfociata in folli pratiche da setta.
"La vicenda è stata scovata da Abruzzolive.tv che ha raccolto le testimonianze di diversi ragazzi che, mantenendo l'anonimato, hanno raccontato alla nostra web tv, e poi confermato agli investigatori, violenze fisiche, psicologiche e "penitenze" subite e sopportate: frustate col rosario inflitte a minorenni mentre recitavano l'Ave Maria (questo era "per salvare le anime del purgatorio"), "controllo" della vita sessuale e lavorativa dei ragazzi, profezie di malattie e di morte sui giovani e sulle loro famiglie, punizioni assurde come quella di leccare il pavimento della chiesa.
"E in tutto questo c'era il diavolo sempre pronto ad intervenire, secondo il prete, se i suoi adepti non ubbidivano. E c'erano le sue visioni... di santi, angeli, Madonna... che gli suggerivano il da farsi, di volta in volta. Per ciò diversi giovani sarebbero stati costretti a ricorrere a cure psichiatriche in seguito all'esperienza vissuta nella parrocchia guidata dall'imputato, che attualmente si trova in Brasile"
Nessun commento:
Posta un commento