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martedì 10 settembre 2013

'NO' DEL GIUDICE AL GATTARO DEL CONDOMINIO, TROPPE MOLESTIE DAI FELINI LIBERI

L'AQUILA-Inibito dalla Corte d’Appello di Roma il “gattaro” del condominio che lascia il mangiare ai gatti, con i felini liberi di girovagare per l’edificio. Per Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” una
sentenza che farà discutere ma che da via libera ad azioni analoghe tra vicini. Nel caso in questione la quarta sezione civile della corte capitolina, ha accolto l’azione possessoria del vicino stanco delle ciotole di cibo
lasciate in prossimità del suo garage, che lo costringono a stare con le finestre chiuse per evitare che gli animali possano entrare anche nel suo appartamento: l’attività del singolo proprietario esclusivo amante dei gatti, per quanto «apprezzabile», costituisce comunque una molestia.

Ribaltata, quindi, la sentenza di primo grado del tribunale di Latina, su una questione avvenuta in un condominio di Gaeta, anche perché i giudici dell’appello hanno ritenuto persuasive le testimonianze di coloro che avevano potuto assistere al libero scorrazzare dei gatti randagi all’interno del condominio e sino alla proprietà del vicino esausto da un’attività perfettamente lecita per il singolo proprietario affezionato alle bestiole e in teoria consentita dal regolamento condominiale.

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