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L’AQUILA- Come ricostruire secondo
criteri ambientali. Lo spiega una nota di Appello per L’Aquila che sottolinea
come nella gran parte degli interventi di ricostruzione non sia traccia di
solare termico, fotovoltaico, cisterna di recupero delle acque piovane, né di
quanto altro prevede la normativa di settore. Le stesse modalità di
rendicontazione dei lavori di ricostruzione non sono chiare rispetto alle opere
destinate al miglioramento dell’efficienza energetica. “Tra l’altro- dice la nota- il Comune
dell’Aquila aderendo al Patto dei Sindaci, un anno fa ha approvato il Piano
d’Azione per l’Energia Sostenibile, impegnandosi a diminuire le proprie
emissioni di anidride carbonica.Come sarà possibile se si sta ricostruendo
praticamente come prima in un territorio in cui, tra l’altro, anche le emissioni
da traffico aumentano in ragione della dispersione urbana? Come si può parlare
di smart city, se non si riesce
nemmeno a dare attuazione allo stesso Regolamento comunale per il risparmio
energetico e a inserirne le prescrizioni nel processo di ricostruzione?
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