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giovedì 31 ottobre 2013

VOLONTARI GENZANO. EX SERCOM A PAGLIARE TROPPI SOLDI PER GESTIRLA

L'AQUILA-Si sta manifestando in questi giorni un grande  interesse tra i cittadini non solo della frazione di Sassa, dove si è svolto un incontro alla “casetta che non c’è” a Pagliare di Sassa,
La ex Sercom
organizzato dall’Associazione Volontari di Genzano, ma anche dei Comuni limitrofi (Scoppito, Tornimparte e Lucoli) Hanno raccolto l’invito il Sindaco Massimo Cialente e la Senatrice Enza
Blundo oltre a tre Assessori Comunali. Erano presenti anche i consiglieri Comunali eletti sul territorio, rappresentanti del Movimento Cinque Stelle e numerosi sostenitori del gruppo consiliare “L’Aquila che Vogliamo”.

Tema dell’incontro è stato “Quale futuro per la SERCOM?” e non potevano mancare aggiornamenti per affrontare le attuali condizioni dell’iter che interessa la struttura che da un centro ippico  nel corso di quindici anni si è trasformata in una superficie coperta di  di 23.000mq, con un insediamento del progetto C.A.S.E. (275 appartamenti) che ha cambiato drasticamente la morfologia del territorio.

E’stato il sindaco a confermarci ufficialmente che l’attuale struttura è nelle disponibilità dell’amministrazione e che essa, priva di qualsiasi servizio, per essere resa  fruibile ha bisogno di un investimento di notevole importanza (oltre 13/14 milioni di €) che il Comune non possiede. Il Sindaco ci ha informati che è in trattativa con una società dolciaria interessata ad acquisire tutta la struttura e che se questo contatto dovesse andare a buon fine si ipotizza la possibilità di circa 300-400 posti di lavoro.

A questa notizia tutta l’assemblea non ha  potuto che prendere atto che con la estrema necessità di lavoro questa opportunità risolleverebbe le sorti di tutto il circondario a nord-ovest dell’Aquila.
La senatrice Enza Blundo ha ritenuto allo stato attuale l'offerta economica presentata dall'industria in questione, seppur attraente, non possa rappresentare l'unica alternativa per un territorio notevolmente urbanizzato e per il quale gli stessi cittadini si sono fatti avanti presentando tempestivamente un loro progetto di riqualificazione.

Anche la problematica del futuro polo  scolastico è stato affrontato perché una delle ipotesi potrebbe essere quella di utilizzare la struttura opportunamente adeguata a tale scopo. Anche l’ipotesi di un centro per l’artigianato potrebbe essere un percorso ipotizzabile. Maria Scarsella ha illustrato il progetto “Dopo di Noi” al quale il sindaco ha dato notevole rilievo e che è sempre nelle attenzioni dell’Amministrazione.

Anche la proposta di Dario Verzulli (L’Aquila che vogliamo) di realizzare il “Campus della vita” con l’uso della Sercom e del progetto C.A.S.E. è stata considerata con favore. Un vero polo della solidarietà dove aggregazione e inclusione sociale, attività riabilitiative, formazione, attività culturali e laboratori artigianali nonché tutti i servizi necessari alla comunità (distretto sanitario, area attrezzata per emergenze di protezione civile, complesso scolastico) potranno garantire una migliore qualità della vita alla comunità locale e alle persone con difficoltà.

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