di WALTER SALVATORE
Il
recente Consiglio Comunale di Barisciano ha visto i banchi della minoranza
desolatamente vuoti. Non uno dei quattro oppositori, che qualcuno sostiene da
tempo al servizio del Sindaco, ha avuto l'animo di partecipare all'assemblea
degli eletti dimostrando e mostrando, per l'ennesima volta, ai tre spettatori
presenti in aula, l'inconfutabile inutilità del proprio ruolo
istituzionale.
All'ordine del giorno argomenti
tutt'altro che marginali, come ad esempio l'abolizione della Commissione
Edilizia.
I dubbi sulla bontà della scelta
si rafforzano ulteriormente se osserviamo che:
-
l'unica
volta che uno degli innumerevoli organi di controllo si è preso la briga di fare
un giro per il territorio comunale sono stati scovati e denunciati oltre 60
abusi edilizi;
-
l'ufficio tecnico è chiamato a
trascorre il proprio tempo più nelle aule di tribunale che alla scrivania ad
istruire pratiche edilizie;
-
il
Sindaco ha accentrato a sé ruoli e mansioni tecniche a dispetto di quanto
prescritto da quasi 20 anni dalla riforma Bassanini;
-
la
minoranza è assente ed incapace di svolgere la benché minima attività di
controllo;
-
la
maggioranza, per ruvide convenienze ed ataviche paure, si allinea puntualmente
ad ogni disposizione del Sindaco salvo poi lamentarsi, a cose fatte, di una
minoranza incapace di incidere sulle decisioni e contrastarne la ratifica;
Barisciano non è più guidato da
una giunta e da un consiglio ma da un novello Podestà che mal sopporta critiche
e tanto meno inviti al ragionamento, forte com'è dell'assenza di
contraddittorio.
di WALTER SALVATORE
Il
recente Consiglio Comunale di Barisciano ha visto i banchi della minoranza
desolatamente vuoti. Non uno dei quattro oppositori, che qualcuno sostiene da
tempo al servizio del Sindaco, ha avuto l'animo di partecipare all'assemblea
degli eletti dimostrando e mostrando, per l'ennesima volta, ai tre spettatori
presenti in aula, l'inconfutabile inutilità del proprio ruolo
istituzionale.
All'ordine del giorno argomenti
tutt'altro che marginali, come ad esempio l'abolizione della Commissione
Edilizia.
I dubbi sulla bontà della scelta
si rafforzano ulteriormente se osserviamo che:
-
l'unica
volta che uno degli innumerevoli organi di controllo si è preso la briga di fare
un giro per il territorio comunale sono stati scovati e denunciati oltre 60
abusi edilizi;
-
l'ufficio tecnico è chiamato a
trascorre il proprio tempo più nelle aule di tribunale che alla scrivania ad
istruire pratiche edilizie;
-
il
Sindaco ha accentrato a sé ruoli e mansioni tecniche a dispetto di quanto
prescritto da quasi 20 anni dalla riforma Bassanini;
-
la
minoranza è assente ed incapace di svolgere la benché minima attività di
controllo;
-
la
maggioranza, per ruvide convenienze ed ataviche paure, si allinea puntualmente
ad ogni disposizione del Sindaco salvo poi lamentarsi, a cose fatte, di una
minoranza incapace di incidere sulle decisioni e contrastarne la ratifica;
Barisciano non è più guidato da
una giunta e da un consiglio ma da un novello Podestà che mal sopporta critiche
e tanto meno inviti al ragionamento, forte com'è dell'assenza di
contraddittorio.
di WALTER SALVATORE
Il
recente Consiglio Comunale di Barisciano ha visto i banchi della minoranza
desolatamente vuoti. Non uno dei quattro oppositori, che qualcuno sostiene da
tempo al servizio del Sindaco, ha avuto l'animo di partecipare all'assemblea
degli eletti dimostrando e mostrando, per l'ennesima volta, ai tre spettatori
presenti in aula, l'inconfutabile inutilità del proprio ruolo
istituzionale.
All'ordine del giorno argomenti
tutt'altro che marginali, come ad esempio l'abolizione della Commissione
Edilizia.
I dubbi sulla bontà della scelta
si rafforzano ulteriormente se osserviamo che:
-
l'unica
volta che uno degli innumerevoli organi di controllo si è preso la briga di fare
un giro per il territorio comunale sono stati scovati e denunciati oltre 60
abusi edilizi;
-
l'ufficio tecnico è chiamato a
trascorre il proprio tempo più nelle aule di tribunale che alla scrivania ad
istruire pratiche edilizie;
-
il
Sindaco ha accentrato a sé ruoli e mansioni tecniche a dispetto di quanto
prescritto da quasi 20 anni dalla riforma Bassanini;
-
la
minoranza è assente ed incapace di svolgere la benché minima attività di
controllo;
-
la
maggioranza, per ruvide convenienze ed ataviche paure, si allinea puntualmente
ad ogni disposizione del Sindaco salvo poi lamentarsi, a cose fatte, di una
minoranza incapace di incidere sulle decisioni e contrastarne la ratifica;
Barisciano non è più guidato da
una giunta e da un consiglio ma da un novello Podestà che mal sopporta critiche
e tanto meno inviti al ragionamento, forte com'è dell'assenza di
contraddittorio.
di WALTER SALVATORE
Il
recente Consiglio Comunale di Barisciano ha visto i banchi della minoranza
desolatamente vuoti. Non uno dei quattro oppositori, che qualcuno sostiene da
tempo al servizio del Sindaco, ha avuto l'animo di partecipare all'assemblea
degli eletti dimostrando e mostrando, per l'ennesima volta, ai tre spettatori
presenti in aula, l'inconfutabile inutilità del proprio ruolo
istituzionale.
All'ordine del giorno argomenti
tutt'altro che marginali, come ad esempio l'abolizione della Commissione
Edilizia.
I dubbi sulla bontà della scelta
si rafforzano ulteriormente se osserviamo che:
-
l'unica
volta che uno degli innumerevoli organi di controllo si è preso la briga di fare
un giro per il territorio comunale sono stati scovati e denunciati oltre 60
abusi edilizi;
-
l'ufficio tecnico è chiamato a
trascorre il proprio tempo più nelle aule di tribunale che alla scrivania ad
istruire pratiche edilizie;
-
il
Sindaco ha accentrato a sé ruoli e mansioni tecniche a dispetto di quanto
prescritto da quasi 20 anni dalla riforma Bassanini;
-
la
minoranza è assente ed incapace di svolgere la benché minima attività di
controllo;
-
la
maggioranza, per ruvide convenienze ed ataviche paure, si allinea puntualmente
ad ogni disposizione del Sindaco salvo poi lamentarsi, a cose fatte, di una
minoranza incapace di incidere sulle decisioni e contrastarne la ratifica;
Barisciano non è più guidato da
una giunta e da un consiglio ma da un novello Podestà che mal sopporta critiche
e tanto meno inviti al ragionamento, forte com'è dell'assenza di
contraddittorio.
di WALTER SALVATORE
Il
recente Consiglio Comunale di Barisciano ha visto i banchi della minoranza
desolatamente vuoti. Non uno dei quattro oppositori, che qualcuno sostiene da
tempo al servizio del Sindaco, ha avuto l'animo di partecipare all'assemblea
degli eletti dimostrando e mostrando, per l'ennesima volta, ai tre spettatori
presenti in aula, l'inconfutabile inutilità del proprio ruolo
istituzionale.
All'ordine del giorno argomenti
tutt'altro che marginali, come ad esempio l'abolizione della Commissione
Edilizia.
I dubbi sulla bontà della scelta
si rafforzano ulteriormente se osserviamo che:
-
l'unica
volta che uno degli innumerevoli organi di controllo si è preso la briga di fare
un giro per il territorio comunale sono stati scovati e denunciati oltre 60
abusi edilizi;
-
l'ufficio tecnico è chiamato a
trascorre il proprio tempo più nelle aule di tribunale che alla scrivania ad
istruire pratiche edilizie;
-
il
Sindaco ha accentrato a sé ruoli e mansioni tecniche a dispetto di quanto
prescritto da quasi 20 anni dalla riforma Bassanini;
-
la
minoranza è assente ed incapace di svolgere la benché minima attività di
controllo;
-
la
maggioranza, per ruvide convenienze ed ataviche paure, si allinea puntualmente
ad ogni disposizione del Sindaco salvo poi lamentarsi, a cose fatte, di una
minoranza incapace di incidere sulle decisioni e contrastarne la ratifica;
Barisciano non è più guidato da
una giunta e da un consiglio ma da un novello Podestà che mal sopporta critiche
e tanto meno inviti al ragionamento, forte com'è dell'assenza di
contraddittorio.
Il recente Consiglio Comunale di Barisciano ha visto i banchi della minoranza desolatamente vuoti. Non uno dei quattro oppositori, che qualcuno sostiene da tempo al servizio del Sindaco, ha avuto l'animo di partecipare all'assemblea degli eletti dimostrando e mostrando, per l'ennesima volta, ai tre spettatori presenti in aula, l'inconfutabile inutilità del proprio ruolo istituzionale.
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