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mercoledì 25 dicembre 2013

"I FAVORITISMI DELLA RICOSTRUZIONE E LE INDULGENZE DI VITTORINI"

di EMIDIO DI CARLO
Per essere Natale è alquanto strano che a 4 anni ed 8 mesi ci si ricordi nella TV di Stato (RAI 1) dello stato del terremoto che ha colpito L’Aquila. Tra gli intervistati anche il Capo Gruppo della formazione “L’Aquila che vogliamo”, Consigliere Comunale Vincenzo Vittorini dal quale ci si
sarebbe dovuto aspettare una bella critica nei confronti di quanti nella “distruzione” della ricostruzione ne sono gli artefici indiscussi.

Invece Vittorini ammette che non ci sono soldi e che ci vorranno 20anni per ricostruire.
In verità avrebbe dovuto sottolineare che di soldi ne sono arrivati e tanti e che la ricostruzione è avvenuta (almeno fino ad oggi) favorendo imprese, tecnici, committenti vari senza che vi sia stato alcun controllo sui lavori necessari, da effettuare (con documentazione della “filiera”), realizzati e non finiti (ignorate le denunce), soprattutto sul rapporto costo-benefici.

Dall’opposizione nel Palazzo di Città ci si aspettava la richiesta della nomina di una commissione d’inchiesta per verificare l’accaduto. Invece… caro Vittorini si continua a discutere su ” Porta Barete sì, Porta Barete no!; sui teatranti sì, teatranti no!; interessi più o meno culturali d’istituzione di Palazzo sì, non di Palazzo no!

Si pensa al turismo da santuari che stanno in cielo ma non certo in terra; si strombazza la chiusura in attivo della Perdonanza ma non si saldano i debiti pregressi; si assiste indifferenti alla migrazione di larghe fasce della popolazione (specie giovanile e universitaria) verso altre città.

Si ignorano i problemi e le speranze di migliaia di famiglie (ovviamente quelle disagiate e meno protette clientelarmente con le case vuote e pericolanti nei  Quartieri di Pettino, Cansatessa, ecc.

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